alle Egadi il Conto è Salato Ma i Diportisti Non Hanno Luce, Acqua e Altri Servizi

Le Egadi regine del turismo ma con i diportisti che pur pagando un conto salato per l’ormeggio non possono usufrire di luce, acqua e di altri servizi.

E’ questa l’amara constatazione del presidente della Lega Navale di Catania, Domenico Nicotra che ricorda come anche nell’Aera Marina Protetta sia possibile, senza pensare troppo all’habitat marino, poter calare l’ancora in mare dopo aver pagato una tassa di 18 euro.

“La Sicilia grazie alle sue ricchezze archeologiche e naturali potrebbe/dovrebbe vivere di turismo, soprattutto nel periodo estivo, mentre la cruda realtà è sicuramente diversa nelle acque delle isole Egadi.”

A dichiararlo è il Presidente della Lega Navale Sezione di Catania –  Domenico Nicotra – che nell’ambito delle proprio attività di studio delle correnti marine della Sicilia pone l’attenzione sull’attuale status quo dell’area Marina Protetta.

“Infatti, prosegue il Presidente, non si capisce il perché nelle acque trapanesi dell’area Marina Protetta una barca da diporto della lunghezza di 15 metri debba pagare circa 45 euro per attraccare l’imbarcazione e senza offrire nessun altro servizio.”

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