Trend di Crescita Costante per il Porto di Palermo

Il presidente dell’Autorità di Sistema della Sicilia Occidentale anticipa i progetti che ne caratterizzeranno il futuroTags: Palermo, Porto, Autorità  Di Sistema Della Sicilia Occidentale, Pasqualino Monti Il porto di Palermo rappresenta la principale porta d’ingresso nell’ambito del trasporto marittimo di merci e passeggeri da e verso la Sicilia occidentale. Insieme agli scali di Termini Imerese, Trapani e Porto Empedocle, rientra nella sfera di competenza e gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale. Al presidente dell’AdSP, Pasqualino Monti, abbiamo chiesto della situazione attuale e dei progetti futuri che riguarderanno il porto del capoluogo siciliano.     Il 2018 si è chiuso con dati estremamente positivi per il porto di Palermo, in modo particolare per quanto riguarda il traffico dei passeggeri. A cosa si devono tali risultati? Crede che ci siano i presupposti perché nel 2019 si possa confermare questo trend? “L’incremento registrato nel 2018 è la risposta all’attivazione di una politica fortissima di riqualificazione dei nostri scali che sta proseguendo e che certamente continuerà a dare i suoi frutti. Se nel 2019 nel porto di Palermo avremo un lieve decremento di navi da crociera per via dei lavori in corso di dragaggi e di infrastrutturazione, compensato però dall’aumento di crocieristi nei porti di Trapani e Porto Empedocle, ci aspettiamo nel 2020/2021, quando avremo completato i necessari lavori avviati, una ripresa straordinaria”.   Importanti compagnie armatoriali, tra le quali il Gruppo Grimaldi, continuano a investire fortemente sullo scalo di Palermo, anche nell’ambito delle Autostrade del Mare. Che impatto hanno questi investimenti sulle performance del porto? Come sono variate il numero, la frequenza e l’efficienza dei collegamenti per il trasporto di merci rotabili? “Le Autostrade del Mare sono ormai una realtà consolidata nell’ambito dello shipping nazionale e internazionale. Alis, l’Associazione logistica dell’Intermodalità sostenibile, è oggi la dimostrazione di come un intero settore stia non solo lavorando per far comprendere quanto la logistica e l’intermodalità siano risorse straordinarie per il nostro paese, ma anche di come le oltre 120 linee delle Autostrade del Mare rappresentino un concreto segnale di miglioramento della sostenibilità ambientale. Noi siamo convinti che Palermo, Termini Imerese, Trapani e Porto Empedocle rappresentino per questo tipo di modalità di trasporto un’occasione straordinaria. Lo short sea per la Sicilia significa, infatti, la possibilità di spostare merci da Nord a Sud, da Est a Ovest e viceversa, sottraendo milioni di camion e autotreni alla rete autostradale, riducendo così il traffico e l’inquinamento atmosferico. La modalità di trasporto long bridge, rappresenta un esempio pratico di come l’attraversamento di tre paesi, Grecia, Italia e Spagna avvenga su mare, senza incidere impattare sulla mobilità terrestre. È chiaro che gli investimenti del Gruppo Grimaldi nell’ambito delle Autostrade del Mare rappresentano un importante segnale di crescita per il Paese, non solo dal punto di vista economico ma anche ambientale. Da parte nostra, rispondiamo agli investimenti delle compagnie armatoriali cercando di raggiungere efficienza, infrastrutturale e di servizi, nel più breve tempo possibile. Da qui i grandi investimenti che stiamo facendo nei porti di Termini Imerese, porta fondamentale di accesso alla provincia di Palermo, e Trapani. Scali ai quali in un futuro prossimo si potrà guardare con maggiore interesse grazie anche alla loro posizione geografica strategica”.   Fin dall’inizio della sua presidenza si è reso promotore di iniziative volte alla trasformazione e alla crescita del porto di Palermo. Quali obiettivi sono stati raggiunti fino a ora? A quali progetti lavora attualmente l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale, in autonomia o in collaborazione con altri enti e istituzioni? “L’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale ha avviato interventi prioritari per potenziare i porti del network, un sistema oggi multipurpose dove l’obiettivo primario per attrarre traffico è quello di portare a compimento, nel segno della qualità, opere infrastrutturali, ormai in corso in tutti gli scali che rientrano nella sfera di responsabilità dell’AdSP, con rapidità e certezza delle risorse disponibili. In un contesto privo fino al 2017 di un progetto organico di sviluppo, è stato intrapreso, e ha già dato i suoi frutti, un complesso riordino delle attività e avviata una riqualificazione improcrastinabile Il network dei porti occidentali è cresciuto in maniera esponenziale nei numeri, finanziari, di merci e passeggeri e il lavoro sul bordo dell’acqua è frenetico, tra gare, cantieri, dragaggi. A Palermo la prima azione concreta è stata la demolizione dei silos granari, strutture sul molo Piave, che…
[leggi su qds.it]

Condividi: Facebook Twitter

Dì la tua

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *