Mafia, Sequestrato il Tesoro dei “re” delle Scommesse: 5 Milioni. Sigilli a una Villa a Favignana, Investimenti in un Ristorante – la Repubblica

Salvuccio Riina, il figlio del capo dei capi, diceva di Francesco Paolo Maniscalco: “È un lupo, con una storia alle spalle”. Vent’anni fa, andavano a pranzo insieme per discutere di nuovi investimenti. In mezzo, ci sono stati arresti e sequestri. Nel 2018, il Gico del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo aveva bloccato beni per 16 milioni di euro. Ma il padrino manager, diventato il “re” delle scommesse on line, nascondeva un altro tesoro. Le indagini della Guardia di finanza coordinate dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca e dal sostituto Dario Scaletta hanno fatto scattare un altro decreto di sequestro preventivo, è stato emesso dal gip Walter Turturici. Riguarda un patrimonio che vale cinque milioni di euro, riconducibile non solo a Maniscalco, ma anche a Salvatore Rubino, Vincenzo Fiore e Christian Tortora. Sigilli sono stati posti a tre immobili, fra cui una villa a Favignana (di Rubino), poi a dieci società che operano nell’ambito delle scommesse fra Palermo, Salerno e Roma. C’è anche la quota di un noto ristorante palermitano su cui la famiglia di Maniscalco aveva investito.

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