Corrispondenza Clementina Trigona (1902)

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Su questa immagine delle barche della tonnara di Favignana nel porto dell’isola, c’è una tenera lettera del conte Romualdo Trigona dei principi di Sant’Elia (1870-1929) indirizzata alla figlia Clementina, che sta a Palermo. Romualdo si trova a Favignana con la moglie, quasi sicuramente ospite dei Florio. E’ nel periodo felice del suo matrimonio con Giulia Filangeri Tasca di Cutò, altra aristocratica signora. Poi le cose andranno male, lui tradisce lei e poi lei tradisce lui e ne 1911 finisce ammazzata… neanche dal marito tradito, ma dall’amante, il tenente Vincenzo Paternò. Fu un caso di femminicidio che balzò in cima alla classifica dei fatti di cronaca del primo ‘900.

Questa cartolina è per la figlia, la contessa Clementina Trigona di S.Elia, suo papà, che tra l’altro fu sindaco di Palermo dal 1909 al 1910, la chiama “amore mio dolce”.

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