Marettimo, la Più Selvaggia e Incontaminata delle Egadi

Dopo i Romani, fu la volta dei Vandali, poi dei Bizantini e dei Saraceni. Proprio a questi ultimi sarebbe attribuibile la costruzione della torre di avvistamento su Punta Troia. Arrivarono poi gli Arabi, che rimasero sull’isola per oltre un secolo: lasciarono molti vocaboli relativi alla pesca e alla casa che sono adottati tutt’oggi. A cacciarli fu il conte Ruggero D’Altavilla, che nel 1078 portò la cristianità. Nei secoli successivi si alternarono Svevi, Angioini e Spagnoli. Con gli Spagnoli arrivò un periodo di grande isolamento, sotto la costante minaccia dei pirati. Lasciarono l’isola nel 1637, cedendola al marchese di Genova Pallavicino. Alla fine del XVIII secolo ci fu la dominazione dei Borboni. Solo tra la metà e la fine dell’Ottocento, in un clima di pace, gli abitanti di Marettimo abbandonarono le grotte per costruire le loro case in tufo. La famiglia Florio diede una fondamentale spinta economica e culturale alle Egadi. Ora che conosciamo la storia, scopriamo le spiagge.

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