Dopo l’arresto sabato sera a Ferrara di Anis Hannachi, il fratello del killer che il 1 ottobre ha ucciso a coltellate le cugine Laure e Marianne alla stazione di Saint-Charles di Marsiglia, il direttore dell’Antiterrorismo Lamberto Giannini ha chiarito che non ci sono segnali che possano far ritenere l’Italia una «base logistica» dei terroristi che poi vanno a colpire in altre parti d’Europa né elementi che ricolleghino le loro storie. Giannini ha ricordato in una conferenza stampa che si è tenuta in mattinata i vari casi di jihadisti passati per l’Italia: dall’autore della strage di Berlino Anis Amri alla mente degli attentati di Parigi Abdeslam Salah, dall’attentatore del London Bridge Youssef Zaghba fino ad Hannachi….
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