I nuovi ritrovamenti della battaglia delle Egadi

Nel mese di ottobre 2017 sono stati recuperati dal fondale marino altri nuovi reperti della battaglia delle Egadi del 241 a.C. che pose fine alle guerre puniche tra Roma e Cartagine.

Battagia delle Egadi, chi vinse?

Per la cronaca, vinsero i romani che affondarono moltissime imbarcazioni cartaginesi e ne catturarono altrettante. La battaglia coinvolse 200.000 uomini e molti morirono in mare e la leggenda vuole che il mare si tinse di rosso per il sangue versato e ciò diede il nome a Cala Rossa. Rossa di sangue. In realtà Cala Rossa è un po’ lontana dal luogo degli scontri, che erano più a Nord, verso Levanzo. Tuttavia è una bella storia da raccontare.

I nuovi reperti archeologici della battaglia delle Egadi

I nuovi reperti sono stati recuperati in un’area la cui profondità varia tra i 75 e i 90 metri e sono stati presentati recentemente a Palermo, comprendono due rostri (indicati come Egadi 12 e Egadi 13) di cui uno con iscrizioni puniche, come nel caso del rostro numero 3 recuperato alcuni anni fa, due elmi, di cui uno adornato con un leone e poi vasellame e anfore.

Questi non sono i primi elmi rinvenuti di tipo Montefortino, ma è il primo di quel periodo adornato con un leone.

Le foto del recupero dei rostri, elmi, anfore…

Ecco le foto delle operazioni di recupero e della presentazione alla stampa dei repoerti, foto di Salvo Emma, Dark Remmers, Kirill Egoru, Claudio Provenzani, e Jarrod Jablonski, tratte dal sito Blog Sicilia.

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